cosa sento?

cosa voglio?

cosa posso fare per realizzarlo?

mi soddisfa?

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Questo, in Gestalt, si chiama 'ciclo del contatto' ed è il cuore del lavoro che il paziente fa in terapia


martedì 16 settembre 2008

ENNEAGRAMMA secondo Claudio Naranjo


Enneagramma
Psicologia degli Enneatipi secondo gli insegnamenti di Claudio Naranjo

Conosciuta anche come Protoanalisi, la Psicologia degli Enneatipi si è sviluppata e diffusa in Occidente a partire dagli insegnamenti di Claudio Naranjo, psichiatra e psicoterapeuta cileno, che ha integrato una conoscenza e pratica spirituale antichissima (di provenienza orientale) con le esperienze della moderna psicologia occidentale.
Oscar Ichazo fu il primo ad entrare in contatto con questo tipo di conoscenza che G.I.Gurdjieff aveva appreso in Oriente come iniziato e continuava a tramandare per iniziazione esoterica in Europa. Naranjo fece la conoscenza dell’Enneagramma per mezzo di Ichazo, ne contattò la valenza spirituale e in seguito la integrò con le conoscenze occidentali di tipo psicologico, fondendo teorie della personalità, gestalt e Protoanalisi. Tale sistematizzazione ha trovato, con gli anni, la via della pubblicazione e della diffusione attraverso due testi fondamentali di C.Naranjo Carattere e Nevrosi e Enneatipi in psicoterapia (entrambi i testi editi in Italia da Astrolabio).
L’Enneagramma diviene quindi un modello, una mappa del carattere, che descrive un sistema dinamico di nove tipi di personalità (enneatipi), ben distinti tra loro ma al tempo stesso collegati e interconnessi. Ogni essere umano può riconoscersi in un unico enneatipo ma ciò non significa che gli altri otto enneatipi rimanenti non hanno nulla a che fare con lui: ognuno di essi rappresenta qualità dell’essere umano che si trovano in ciascuno di noi. Il simbolo dell’Enneagramma è il cerchio dei nove “vizi capitali” (i sette della tradizione cristiana più due) che ci appartengono tutti.
Gli enneatipi altro non sono che variazioni del malessere della persona, un malessere ben individuato in una nevrosi. Sono le diverse forme di nevrosi delle quali ognuno di noi, in vario grado, è affetto.
Claudio Naranjo parla della nevrosi, e quindi del carattere, come un oscuramento ontico, originato al momento della nascita con una conseguente perdita del sé. Di fronte a questa perdita iniziale del nostro vero sé, della nostra autenticità, ciascuno di noi, come organismo, ha strutturato una certa organizzazione psichica funzionale alla sopravvivenza del proprio sé nel mondo, ha strutturato un dato carattere, una forma basica dell’essere che non potrà più modificarsi. Il carattere può però divenire un modo via via sempre più consapevole di stare al mondo, cioè si può divorziare sempre più dal proprio carattere, ma non si potrà mai cambiarlo del tutto.
Con questi presupposti l’Enneagramma può essere considerato una visione transpersonale, o spirituale, del carattere e della nevrosi.
Viene proposta l’idea che in ciascuno di noi sia presente un tratto principale del carattere, che prende la forma di una passione dominante e di una fissazione, o distorsione cognitiva, che nella loro dinamica producono una interruzione dell’autoregolazione organismica.
Il concetto di autoregolazione organismica deriva dalla Terapia della Gestalt di Fritz Perls, ed esprime due aspetti del nostro modo di stare al mondo: l’assoluta interdipendenza di mente e corpo come un sistema dinamico e autonomo ma in relazione con i cambiamenti esterni; e la capacità di questo sistema di autoregolarsi e di ritrovare sempre un proprio equilibrio al fine di sopravvivere in modo congruente alle condizioni in cui si trova: in una parola questo significa che l’organismo possiede una sua saggezza.
La dinamica di ciascun carattere, basato su una propria passione e fissazione, interrompe questa capacità naturale dell’organismo di direzionarsi verso ciò che è meglio per lui in un dato momento, e lo costringe invece a ripetere (in modo nevrotico, appunto) una serie di ‘aggiustamenti’, di reazioni e di pensieri coatti, che risultano disfunzionali al benessere, ostacolanti rispetto al contatto autentico con quanto accade a sé e al mondo.
Guardare in noi stessi e riconoscere il tratto della nostra personalità ci permette di cominciare un cammino per liberarci dei nostri legami indesiderati e condizionamenti subiti, mettendo in funzione una consapevolezza, emotiva ed intellettuale. Tale consapevolezza si indirizza verso lo sviluppo di funzioni di supporto al nostro mondo emotivo e cognitivo, le cosiddette Virtu’. Ad ogni carattere corrisponde pertanto una Virtu' specifica che nella pratica permette di controbilanciare le spinte impulsive e coatte del carattere.
L’apprendistato e la pratica delle Virtù rappresentano il punto di arrivo del percorso psico-spirituale della Psicologia degli Enneatipi.
La Terapia della Gestalt aiuta ad ancorare al terreno del presente gli sguardi che gettiamo in noi stessi e le scoperte conseguenti.
La pratica della meditazione aumenta lo stato vitale necessario ad affrontare ogni giorno il nostro nuovo compito di “accorgerci” di quanto ci accade, di affrontarlo e contenerlo.
L’Enneagramma si rivela uno strumento di grande ricchezza per il “lavoro –su di sé” che ciascuno intende intraprendere, e favorisce il cammino verso una reale trasformazione della coscienza, che si traduce in uno stato più spontaneo e libero del sé.

1 commento:

Micheal Alexander ha detto...

This is a really informative knowledge, Thanks for posting this informative Information. Psicologo Firenze

Psicoterapia della Gestalt ad orientamento fenomenologico esistenziale

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